Se rispettiamo il nostro corpo, rispettiamo il corpo dell’altro. Se sentiamo ciò che accade nel nostro corpo, sentiamo anche quanto avviene nel corpo della persona alla quale siamo vicini. Se siamo in contatto con i desideri e i bisogni del nostro corpo, conosciamo i bisogni e i desideri altrui e, al contrario, se non siamo in contatto con il nostro corpo, non siamo nemmeno in contatto con la vita.
A.Lowen
Digressioni
Cosa sapere per praticare
Dove eseguire gli esercizi
Per chi inizia la pratica a casa, scegliere un luogo dove ci sentiamo più a vostro agio, privo di ostacoli per riuscire a muoverci liberamente.
Quando eseguire gli esercizi
Siamo noi che scegliamo il momento in cui abbiamo il tempo necessario per stare tranquilli e indisturbati. La cosa importante è non eseguirli dopo i pasti.
Cosa indossare
Indumenti comodi e leggeri, naturali che non sono stretti e ci fanno sentire a nostro agio nei movimenti.
Che cosa serve
Preparare qualcosa di piacevole dove poter appoggiarsi: coperte di lana sovrapposte e un rotolo per la respirazione.
A cosa fare attenzione
Conoscere gli esercizi è fondamentale per lavorare su di noi , sulle nostre esigenze. Questo è possibile attraverso i corsi di Bioenergetica condotti da persone qualificate (psicoterapeuti o conduttori di classi diplomati). La pratica richiede un impegno di due/tre volte alla settimana per circa 45/50 minuti. Facendo entrare gli esercizi nel quotidiano saranno di grande aiuto per evidenziare i nostri problemi psicofisici e provocare qualche cambiamento nella nostra vita.
Perché sono così importanti
Gli esercizi sono di grande aiuto per poter approfondire il contatto con noi stessi, per poter vivere con più pienezza e consapevolezza la nostra vita. La conseguenza naturale è che ci apriamo di più al contatto verso l’esterno diventando più sensibili, comprensivi e diretti anche con gli altri.
il radicamento, la respirazione, il movimento, i suoni
- Il radicamento – significa letteralmente avere i piedi per terra, ma in senso più ampio vuol dire essere in contatto con il proprio corpo, con la propria vita e non avere la testa fra le nuvole. Nel grounding le persone fanno scendere il proprio centro di gravità con i piedi paralleli e distanti tra loro quanto le ossa del bacino, le ginocchia leggermente flesse immaginando fossero due ammortizzatori. Per aumentare il radicamento, le gambe si flettono durante l’inspirazione e si ridiscendono ( Ma non completamente durante l’espirazione lasciando al respiro il ritmo del movimento.
Gruppi settimanali di Bioenergetica

I gruppi di Bioenergetica sono degli incontri strutturati settimanalmente in cui le persone, guidate da un conduttore, eseguono degli esercizi fisici, di respirazione, di stretching, di rilassamento, il cui scopo è percepire e sciogliere le tensioni muscolari spesso inconsapevoli. Ne consegue una maggior vitalità, espressività, autostima e contatto con se stessi, oltre a favorire un equilibrio psicofisico ed una maggior carica energetica.
Paola Pucci
Counselor Professionista – Insegnante di Bioenergetica
Ogni Martedì dalle 18:45 alle 20:15
Buenavida Via Valenti 1 Centro Mirum ANCONA
Per info e prenotazioni chiama il 333 6279137
Più energia meno stress

Se non siamo in contatto con il nostro corpo, non siamo nemmeno in contatto con la vita.Alexander Lowen
Ripartiamo con apertura ed energia
Inizia
la CLASSE DI ESERCIZI BIOENERGETICI 👣🌳
MARTEDÌ 8 NOVEMBRE dalle ore 18:30 alle ore 20:00 presso CENTRO OLISTICO SEI – Piazza Medaglie D’Oro – ANCONA
Conduce: Paola Pucci Counselor Professionista Avanzato (Aspic), Conduttore Bioenergetico (IIFAB), Operatore Benessere Antistress (SEF).
La prima lezione è gratuita 😃🎈
Per prenotazioni 📞333.6279137
Ritorno alla pace
La nostra qualità della vita ha a che fare con i conflitti emotivi. Se viviamo un conflitto ci sentiamo in contrasto con noi stessi in un alternanza di emozioni che molto spesso non riusciamo a gestire, mettendo a rischio la serenità del nostro quotidiano.
I conflitti ci tormentano allontanandoci dal presente.
Quando ci fermiamo possiamo osservare e contattare ciò che accade senza trattenere, facendo fluire l’emozione di quel momento.
Possiamo esprimere ciò che sentiamo, un’ opportunità che ci permette di essere liberi per far ritorno alla calma, alla pace.
Quando ti arrabbi, ritorna a te stesso e prenditi molta cura della tua rabbia. Quando qualcuno ti fa soffrire, ritorna a te stesso e prenditi cura del tuo dolore, della tua collera.
L’amore: l’emozione appagante
E’ impossibile avere un rapporto amoroso maturo se non si è una persona matura, capace di reggersi sulle proprie gambe, di stare da sola se necessario, e capace di esprimere liberamente e pienamente i propri sentimenti. Tale amore non è egoistico per la persona che condivide se stessa pienamente. E’ autocentrato, ma ciò rende eccitante la relazione, in quanto ciascuna persona è un individuo con un sé unico che condivide con il partner. In questo tipo di rapporto la realizzazione dell’amore nel sesso è reciproca nella soddisfazione del piacere.A.LowenArrendersi al Corpo (p.128)
La perdita di grazia
Osservando le persone per la strada non si può non restare colpiti dal modo goffo in cui in genere camminano, più triste ancora è il fatto che non se ne rendano conto. Molte sono anche inconsapevoli di avere seri problemi emotivi. Benché gli studi abbiano dimostrato che la malattia mentale è largamente diffusa nella nostra cultura, la maggior parte della gente non considera disturbi emotivi gravi i sintomi personali di depressione, ansia e insicurezza, mentre lo sono. Pochi vedono il nesso esistente tra i cosiddetti disturbi mentali e la perdita di grazia.
A.Lowen
La spiritualità del corpo p.53
Il pianto l’emozione liberatoria
Un cambiamento profondo e significativo può avvenire solo arrendendosi al corpo e rivivendo emotivamente il passato. Il primo passo in questo processo è l’esperienza del pianto. Piangere significa accettare la realtà del presente e del passato. Quando ci abbandoniamo al pianto, sentiamo o percepiamo la nostra tristezza e ci rendiamo conto di quanto siamo stati feriti e quanto duramente siamo stati danneggiati.A.LowenArrendersi al corpo (p. 47 )
Che cos’è l’empatia?
La capacità di sentire cosa sta accadendo ad un’altra persona, capacità che ho definito empatia, si fonda sul fatto che il nostro corpo entra in risonanza con altri corpi viventi.. Se questa risonanza manca, ciò vuol dire che non siamo in risonanza con noi stessi. Chi dice ” Non sento niente” ha spento non solo il senso della propria vitalità, ma anche qualsiasi sentimento possa nutrire per gli altri, uomini o animali che siano.
A.Lowen
Provare emozioni
Essere più vitali e provare più emozioni è spaventoso. Ho lavorato con un giovane il cui corpo era assai poco vitale: era teso e contratto, i suoi occhi erano spenti, il colore della pelle giallastro, il respiro superficiale. Respirando profondamente e facendo alcuni esercizi, il suo corpo divenne più vitale: gli occhi si fecero più brillanti, il colorito migliorò, sentì dei formicolii in alcune parti del corpo, le gambe cominciarono a vibrare.
Ma a quel punto disse: “E’ troppo per me, non lo sopporto”.
Penso che siamo tutti, chi più chi meno, nella situazione di quel giovane. Vogliamo essere più vitali e sentire di più, ma ne abbiamo paura. La nostra paura di vivere si vede dal modo in cui ci teniamo occupati per non sentire, corriamo per non doverci fermare di fronte a noi stessi, ci stordiamo di alcool e droghe per non sentire il nostro essere. Dato che abbiamo paura della vita, cerchiamo di controllarla o dirigerla. Crediamo che essere trasportati dalle emozioni sia cattivo o pericoloso. (….) Richiede che ci fermiamo e che smettiamo di agitarci, che ci prendiamo il tempo di respirare e di sentire. In questo processo possiamo sentire il nostro dolore, ma se abbiamo il coraggio di accettarlo ne trarremo anche piacere. Se possiamo guardare in faccia il nostro vuoto interiore, troveremo l’appagamento. Se possiamo attraversare la nostra disperazione, scopriremo la gioia. E in questa impresa avremo bisogno di aiuto.
A. Lowen
Onorare il corpo p.124
“Oh Dio”. Il pianto
Vivere la nostra vita pienamente da essere umani richiede la capacità di piangere liberamente e profondamente.
Se si riesce a piangere liberamente e profondamente, non c’è confusione né disperazione, né tormento.
Le nostre lacrime e i nostri singhiozzi ci purificano, ci rinnovano il nostro spirito in modo che possiamo provare di nuovo la gioia.
William James scrive :” Il muro di pietra dentro di lui è caduto, la durezza del suo cuore si è spezzata …Specialmente se piangiamo! Perché allora è come se le nostre lacrime facessero crollare un solida diga… lasciandoci lavati e teneri di cuore aperti ad ogni più nobile prospettiva “.
A.Lowen
Arrendersi al corpo (p. 58)