La respirazione diaframmatica, un ponte tra passato e presente

IL CASO di Massimo

Massimo si rivolse a me perché voleva conoscere meglio se stesso attraverso la Bioenergetica e il lavoro sul corpo.

Era un uomo con una corporatura massiccia, collo robusto, con un’espressione sorridente ma forzata, come se fosse perennemente in imbarazzo.

Figlio di una mamma commerciante e un papà comandante dell’aviazione , nonostante fosse il mediano di due sorelle, trascorreva molto tempo a giocare da solo in camera sua in quanto i genitori trascorrevano gran parte della giornata fuori casa per impegni di lavoro.

Era abituato ad accettare e subire in silenzio le decisioni familiari. Una volta adulto si rese conto di quanto era incapace di esprimere ciò che sentiva ed a se stesso e agli altri.

Questo emergeva durante i nostri incontri quando aveva difficoltà ad esternare i suoi sentimenti.

Gli feci notare come anche il suo corpo fosse bloccato, così come il suo respiro.

Gli proposi dopo alcune sedute di counseling corporeo, di iniziare a lavorare sulla respirazione. Massimo accetto’ con molta curiosità e distendendosi sul materasso di gommapiuma inizio’ sotto la mia guida, ad aprire il respiro .

Percepì immediatamente come il suo respiro fosse realmente bloccato, di quanto l’inspirazione fosse breve e di come fosse difficile far uscire con l’espirazione, la poca aria che aveva introiettato durante l’ispirazione.

Andammo avanti così per diversi incontri, poi a poco a poco l’aria riusciva ad entrare ed a uscire più liberamente e in modo più fluido e continuo.

Attraverso la respirazione iniziava ad aprire le sue emozioni con pianti liberatori dove riusciva a ritrovare il suo bambino interiore e rivisitare immagini di quel piccolino che rimaneva ancorato nel dolore profondo della solitudine.

Mentre respirava riusciva a percepire e visualizzare come il suo cuore fosse intrappolato dentro un grande blocco di ghiaccio.

Incontro dopo incontro Massimo iniziò ad entrare sempre più nel ritmo del suo respiro.

Questo gli permise di comprendere in modo profondo ciò che era accaduto in lui e sciogliere attraverso il respiro, il blocco della solitudine che era dentro di sé, abbandonandosi al corpo e al suo sentire.

Senza trattenere libero’ i suoi pensieri in maniera più consapevole, portandoli fuori nel mondo.

Nel tempo riuscì a riprendere in mano un vecchio progetto che aveva abbandonato e portarlo a compimento con forza e determinazione.

Ogni volta che la vostra mente si disperde, utilizzate il respiro come mezzo per prendere di nuovo in mano la vostra mente.

Thich Nhat Hanh

Le chiavi della salute e del benessere

  1. Respirare bene

L’aria che respiriamo è il nostro combustibile per migliaia di cellule di cui siamo composti, oltre alle proprietà chimiche che ripuliscono e rinnovano il nostro corpo. Purtroppo la gran parte delle persone respira in modo automatico, superficiale senza conoscere l’importanza della respirazione.

Vivendo sempre di più in luoghi chiusi utilizziamo poco la respirazione, questo determina stanchezza, mancanza du concentrazione e di memoria, stress, nervosismo, angoscia, depressione, perchè l’irrorazione sanguigna nel cervello diminuisce, di conseguenza il sangue non è carico di ossigeno per cui non in grado di eliminare le tossine prodotte dall’attività celebrale.

Quali sono i vantaggi di una buona respirazione?

Calma il sistema nervoso, poiché il prana agisce sul plesso solare, il centro delle emozioni, permettendoci di governare emozioni come paura collera timidezza.

Ci aiuta a sentirci più sicuri, aumentando la fiducia in noi stessi

Accresce la resistenza alle malattie

Conserva più a lungo vitalità e giovinezza

Conferisce una maggior calma interiore

Come respirare profondamente?

Possiamo praticare la respirazione da in piedi o seduti o sdraiati. Per prima cosa inspiriamo dalle narici con la bocca leggermente aperta. L’inspirazione è come un’onda che ha inizio nella zona profonda del bacino scorre in alto fino alla bocco, mentre le grandi cavità si espandono per far entrare l’aria. Piccolissima pausa di alcuni secondi, dopodiché espiriamo lentamente e più a lungo possibile fino a che sentiremo l’addome sgonfiarsi ed immaginando che l’aria esca dal bacino fino in fondo ai nostri piedi. Mentre eseguiamo la respirazione aggiungiamo pensieri positivi: con inspirazione immagino che la forza, la gioia e l’armonia entri dentro di me andando a nutrire ogni cellula, mentre espirando immagino che tutti i pensieri di disagio di cui voglio liberarmi lascino ogni mia cellula.

Respirare profondamente è sentire profondamente. A. Lowen

Camminata bioenergetica nel Parco del Conero

AVVISO IMPORTANTE

A causa maltempo la camminata bioenergetica sarà spostata a

Domenica 12 Giugno

viviilconero03

Conduce Paola Pucci Counselor, Operatore benessere,

Conduttore bioenergetico

(durata  4h circa partenza ore 9,00)

“Un percorso nella natura per sciogliere le tensioni e scaricare lo stress”

Sempre di più oggi si cerca di muoverci per trovare benessere. Il cammino non è solo salutare, ma aiuta le persone a rispettarsi andando nella stessa direzione, non invadendo lo spazio dell’altro, adeguando la velocità e trovando nel proprio ritmo anche quello del gruppo. Unire la Bioenergetica significa ampliare i benefici in termini di salute. Gli esercizi infatti permettono di liberare il corpo dalle tensioni muscolari dovute a stress grazie alla respirazione, al radicamento dei piedi sulla terra (grounding), oltre ad un momento di visualizzazione guidata immersi nella natura del luogo.

Per partecipare è necessario iscriversi pagando una quota di € 20,00 + la tessera associativa di € 5,oo (vale un anno solare)

L’iscrizione è obbligatoria, altre informazioni verranno date  al momento dell’iscrizione.

Per prenotazioni chiamare il  333.6279137 Paola

camminata bio 12 giugno

Trattenere il respiro

respirare

Aprire il respiro è di vitale importanza per la nostra salute, è la funzione corporea più importante visto che la vita ne dipende in modo assoluto.

Molto spesso però non ci accorgiamo che tratteniamo il respiro, e a volte è proprio il nostro stato emotivo che influenza in modo negativo la nostra respirazione. Ad esempio la paura spinge la persona a trattenere il respiro perché in questo stato l’azione è sospesa. Questo significa che non abbandonarci al corpo e alle sue sensazioni.

La respirazione diaframmatica è la più profonda, apre alla calma e alla tranquillità. Attraverso gli esercizi bioenergetici è possibile sperimentarla, utilizzando l’uso della voce.

Emettendo un suono a voce alta e prolungato durante la respirazione, permetto al ritmo respiratorio di raggiungere la pancia non restando  sulla parte alta del corpo, il torace.

La pancia è il luogo dove la vita si incarna e si manifestano le emozioni le sensazioni: il desiderio, l’attrazione, il piacere..

Gli attacchi di panico e l’aiuto della Bioenergetica

panicL’attacco di panico è l’insorgere improvviso di una paura o terrore che non riusciamo a gestire. Quando si manifesta la crisi di panico i sintomi sono evidenti: il respiro diventa corto, il cuore batte fortemente unito alle sensazioni di soffocamento. La respirazione è bloccata nella gola, ma generalmente prima di raggiungere il sintomo è quasi sempre inesistente. In situazione di benessere c’é integrazione tra tutte le nostre funzioni: sensazioni corporee, emozioni, postura, respiro, pensieri ecc. Nella persona che soffre di attacchi di panico vi è una separazione, ovvero l’impotenza di non poter gestire le parti del corpo, la difficoltà a lasciarsi andare, non riconoscendo le emozioni e le sensazioni del corpo. Più le emozioni non vengono riconosciute e considerate, tanto più aumenteranno la loro carica energetica fino alla loro esplosione. L’individuo avendo una scarsa conoscenza dei segnali che il corpo gli invia, pur vivendo momenti di ansia e di paura, tende a minimizzare sopravalutando le proprie capacità nel saper gestire il disagio.  Proprio in questa situazione arriva l’attacco di panico: la persona entrerà in uno stato di iper-sorveglianza cioè la paura di avere paura,  attivando ancora di più il suo stato ansioso che lo condurrà in un circolo vizioso ad altri crisi di panico.

Come può aiutarci la Bioenergetica?

Attraverso la conoscenza del proprio corpo, per recuperare la propria fisicità unita alle emozioni. Questo è possibile iniziando a lavorare sulla respirazione diaframmatica, il grounding, la postura e gli esercizi espressivi. Se non respiriamo in modo adeguato e profondo non riusciremo a percepire noi stessi, il nostro sentire, bloccando le emozioni che rimarranno intrappolate dentro di noi attraverso le tensioni muscolari. L’importanza di stare sulle proprie gambe, cioè in grounding  è il primo modo efficace per intervenire. Molto spesso quando si verifica un attacco di panico non riusciamo più a “sentire” le gambe, la sensazione è come di non essere più in grado di percepirle. Per questo motivo il lavoro del grounding seguito dal bend over,  diventa fondamentale per favorire il radicamento a terra, in un contatto reale  energetico tra piedi, gambe e terreno. Un’altra paura che prende campo nell’attacco di panico è quella di perdere il controllo e di poter gestire tutto in maniera razionale. A questo proposito la Bioenergetica può aiutarci con un esercizio che dal bend over ci si inchina in avanti con le mani verso il pavimento, le ginocchia sono flesse, il peso è solo sulle dita del piede in appoggio, mentre l’altro piede è sollevato. Rimanere nella posizione ed infine lasciarsi cadere. In questo modo si fa percepire alla persona cosa significa perdere il controllo,  non come  qualcosa di così terrificante,  ma un piacevole arrendersi ad esso, unito alla fiducia di abbandonarsi. Partecipare ad una classe di esercizi bioenergetici per un certo periodo di tempo, diventa un modo per entrare in contatto con sé stessi, un lasciarsi andare al piacere, alla gioia e raggiungere il  benessere di corpo vivo e vibrante. Il Benessere della vita.

Paola Pucci

(articolo pubblicato su http://www.salutedonna.it)

Una persona sana è caratterizzata da un corpo vivo e vitale, sguardo luminoso, voce armoniosa e movimenti fluidi e aggraziati.

A.Lowen

Gli esercizi Bioenergetici