Il massaggio bioenergetico

Gli esercizi bioenergetici lavorano sull’energia della persona. Per mantenere un buon equilibrio di salute e benessere è importante trovare un equilibrio dinamico carica e scarica, agendo sulla respirazione sul  movimento e sull’espressione. Le tensioni limitano questo processo, di conseguenza sarà difficile per la persona che non si è caricata completamente  riuscirsi a rilassare.

Il massaggio bioenergetico nasce grazie a Eva Reich, medico, figlia di Wilhelm Reich, per aiutare i bimbi nati in difficoltà,  oltre ad essere un mezzo di comunicazione straordinario tra  madre e neonato.

Dopo lo sforzo degli esercizi attivi per liberaci dallo stress quotidiano, il massaggio bioenergetico è un momento piacevole di passività per godere del contatto con l’altro, per sentire uno stato di pace con il mondo interno ed esterno, ed interagendo  insieme anche la  coesione con il gruppo.

E’ utile sia per chi offre il massaggio che per chi lo riceve entrare in sintonia e creare un’onda respiratoria benefica per entrambi. Man mano che il corpo si decontrae  e ci si abbandona con fiducia alle mani dell’altro, il corpo si rilassa e rasserena a livelli profondi.

Il massaggio è anche  un momento di piacevolezza per liberarsi dallo stress giornaliero. Aiuta a migliorare i rapporti umani e imparare a sentire la vicinanza con l’altro senza nessun altro fine, ma solo la presenza di chi ci è accanto, accogliendo la piacevolezza del contatto.

Lo scopo della Bioenergetica Dolce è la prevenzione, ovvero l’umanizzazione dell’ umanità fin dal concepimento.  – EVA REICH –

Il massaggio a farfalla

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Il massaggio bioenergetico dolce, chiamato anche a farfalla, è stato ideato da Eva Reich, figlia di Wilhelm Reich.

Viene chiamato così per la delicatezza con cui viene eseguito sulla pelle del bambino fin dai primi momenti di vita.

Toccando la pelle del nascituro si provoca sensazioni di distensione e calore, un onda di benessere che pervade la mamma e il nascituro.

Eva Reich lavorò seguendo il padre, medico psicanalista, ed osservando la sua delicatezza con cui si rivolgeva alle madri e ai  bambini.  Successivamente iniziò la  carriera di pediatra presso L’Harlem Hospital a New York, dove sviluppò il massaggio a farfalla nei bambini prematuri, per rianimarli in quanto avevano sofferto.

L’obiettivo del massaggio è quello non solo di stabilire una base sicura tra mamma e bambino, ma anche ripristinare un energia vitale.

E’ delicato come le ali di una farfalla, viene prima effettuato sulla madre durante la gravidanza, per poi trasferirlo al bambino stesso.

In questo modo s’impara a toccare i propri figli  dai primi momenti di vita, creando un legame di attaccamento sicuro.

Stimolando la pelle del bambino, si attivano le terminazioni nervose, trasmettendo al cervello uno stato di benessere.

Il massaggio non dura più di dieci minuti, attraverso dei movimenti che partono dall’alto verso il basso, dal centro verso l’esterno.

Piccole rotazioni leggere unite ad una delicata vibrazione delle dita, per poi terminare  con  una carezza unificata lungo tutto il corpo.

Ma quali sono i suoi benefici?

Aiuta a  superare lo stress del taglio cesareo, ad attivare una respirazione più profonda, interviene sulla nascita prematura o altri traumi da parto, su insonnia e coliche, oltre ad aiutare i genitori che lavorano a superare la temporanea separazione dai figli.

Con il massaggio bioenergetico dolce  si crea un gioco corporeo ed emozionale, un legame profondo che rappresenta  la premessa comunicativa tra genitori e figli.

Paola Pucci

 

Al calore del primo abbraccio

“All’inizio della vita l’essere accarezzato, abbracciato e coccolato, rende sensibili le varie parti del corpo del bambino.
Lo aiuta a costruire un’immagine corporea sana e promuove lo sviluppo dell’amore attraverso il rafforzamento del legame tra il piccolo e sua madre”
(Anna Freud)