La nostra qualità della vita ha a che fare con i nostri conflitti interiori.
Se c’ è un conflitto il nostro star bene viene meno, decade, se lo risolviamo viviamo meglio.
Attraverso il corpo riusciamo a capire chi siamo. Per questo è importante comprendere che NOI SIAMO UN CORPO – NON – NOI ABBIAMO UN CORPO, in quanto esso non è un oggetto. Questo è quello che ci fa credere la nostra società che sempre più oggi da importanza all’immagine: non dovremmo emozionarci, non dovremmo essere con qualche chilo in più, non dovremmo vestirci come vogliamo ma seguendo la moda ecc….
I media ci costringono a fare e a comportarci in un certo modo per poter essere dei veri e propri consumatori. Questo è solo la nostra immagine superficiale, il vestito che dobbiamo indossare, il bel vestito che non ci permette di vedere quel’è la nostra vera natura.
Diventa difficile così conoscere e riconoscere noi stessi, per entrare e sentire veramente chi siamo attraverso il corpo stesso.
I nostri conflitti interiori strutturati all’interno di esso, sono le nostre catene, visibili attraverso la postura, i tessuti, la respirazione, lo sguardo. Se siamo tormentati e pieni di pensioni, preoccupazioni, pensieri negativi, scappiamo dal presente. Ma questo serve a poco, è solo un non vedere momentaneo per poi ripiombare nel malessere, nel senso di colpa, nella rabbia, nella tristezza, nella paura.
La classe di esercizi, è un’ occasione, uno strumento potente che ci aiuta a sciogliere le tensioni del corpo liberando così le nostri emozioni che si sono bloccate a seguito di vecchi traumi infantili o da stress temporanei. A volte, praticando, può accadere che incontriamo il dolore, la solitudine, l’abbandono, in quanto ci accorgiamo di non essere liberi.
A poco a poco gli esercizi ci aiutano a sciogliere i nostri blocchi riattivando le parti del corpo, con energia e vitalità.
Molte persone non hanno la percezione del proprio respiro (E’ superficiale? E’ profondo?) delle proprie gambe, della schiena, dell’addome, dei genitali.
Ri-attivantoci recupereremo la sensibilità del nostro corpo, riusciremo a far emergere un sentire di chi siamo veramente aprendoci alla consapevolezza, all’espressione e padronanza di noi, per far ritorno alla vita.